
I vetri di Murano del designer Ettore Sottsass: un connubio fra moderno e antica conoscenza artigianale
Come nasce il meraviglioso sodalizio tra l’artista Ettore Sottsass e Luciano Vistosi, a capo della celebre fornace del vetro di Murano?
Siamo negli anni ’70 e Sottsass è già un consolidato designer, vincitore di un premio Compasso D’oro per i suoi progetti con Olivetti e Poltronova, dei vintage furniture cult dell’arredamento di quei ruggenti anni, così creativi e sperimentali.
È proprio in questa epoca che Luciano Vistosi decide di contattare l’artista e di commissionargli una collezione di vetri di Murano: Ci disegni dei vetri?
Da una semplice e diretta domanda nasce un connubio speciale fra il designer e una cultura centenaria fortemente radicata nel territorio e nell’arte manifatturiera artigianale, quella dell’isola d Murano e dei suoi esperti maestri.

Una collezione di design contemporanea
Nell’animo di Sottsass esiste una sorta di devozione e di ossequioso rispetto verso la materia prima del vetro e dell’abilità dei maestri vetrai dell’isola veneziana.
Lo confermano le sue stesse parole quando racconta la sua esperienza nella progettazione dei vetri d’artista che, senza la bravura e la maestria degli artigiani di Murano, non potrebbero sussistere.
Io progetto il vetro, ma in realtà sono i maestri a realizzare davvero questi oggetti magici.
“Quando disegno un vetro, poi devo comunque andare da qualcuno che sa come realizzarlo, e chiedergli come si fa. In ogni caso, io posso solo disegnarlo, non farlo per davvero. Quelli che “fanno” sono quelli che si occupano delle cose reali. Devo sempre tener conto del fatto che, in qualunque circostanza, è necessario che io lavori con altre persone capaci di risolvere i problemi legati all’effettiva realizzazione degli oggetti. C’ è sempre una relazione tra chi pensa e chi fa“
L’artista si limita a disegnare le linee e il progetto, ma è nelle mani del mastro vetraio che l’opera d’arte prende vita sotto forma di vetro soffiato: come Prometeo insegnò agli uomini a usare il fuoco, l’artigiano veneziano dà l’afflato vitale al manufatto che, altrimenti, rimarrebbe soltanto un’idea in nuce.
Linee curvy e ispirazioni geometriche
Le creazioni di Sottsass per Vistosi rappresentano la rottura tra oggetto comune e uso prettamente domestico e casalingo: nascono così dei vetri di Murano decorativi e creativi, progettati per essere esposti ed esibiti in tutta la loro bellezza.
I vetri del designer poliedrico sono arredi new age perfettamente inseriti nello spirito di cambiamento di quegli anni, in cui si sperimentano le varie facce della geometria e tutte le contaminazioni che la linea può offrire.
Ci troviamo davanti una collezione che riprende le forme stilizzate fitomorfe direttamente ispirate alla natura, fra pieni e vuoti, chiaroscuri e giochi fra tondo e linea retta e spigolosa.
Anche i colori sono variegati e vitaminici, allegri e pieni di vita, come se animassero gli oggetti di vetro: si passa dai colori primari del rosso, del blu e del giallo, fino ai complementari accostati con un uso sapiente di equilibri e contrasti.
Ma la magia sta proprio nella realizzazione dei vetri, da quel fenomeno e da quell’incantesimo in cui la materia fluida si plasma e si solidifica in base alla fantasia del mastro vetraio: un miracolo quasi, una trasformazione in cui progetto, idea e realizzazione manuale si fondano assieme in un matrimonio perfetto.

Lo Chandelier di Ettore Sottsass
Il vetro di Murano ha una storia affascinante che si perde nei secoli, sin dal XV secolo, in cui i migliori maestri della lavorazione del vetro si riunirono nell’isoletta per preservare gli antichi trucchi del mestiere. La stessa materia prima del vetro viene monitorata secondo rigorose leggi sul traffico e sul commercio, così da preservarla dalle contraffazioni e uscire il meno possibile dalla provincia di Venezia, la città più bella del mondo.
Proprio per questo il vetro di Murano è una disciplina che ha saputo mantenersi integra e unica durante il trascorrere degli anni.
Fra le opere di Ettore Sottsass dobbiamo assolutamente citare le serie di lampadari-chandelier tra cui Firenze, realizzato con una voluta di linee curvy che si susseguono in sequenza.
Il risultato è una sorgente di luce ricca e luminosa, nei toni dell’ambra, del giallo dorato e del cream caramel, perfetta per un salone signorile ma anche per un open space che sa di contemporaneità, ancor oggi super trendy e attuale dopo 50 anni.